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NOTA INFORMATIVA 730/2015 - Dite che non va bene?

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INFORMATIVA SU 730/2015 Ai gentili clienti dello studio (ma non solo), informiamo che, in relazione alla compilazione e gestione del modello 730/2015, relativo ai redditi 2014, in considerazione delle novità normative introdotte attraverso la gestione del cosiddetto "730 precompilato", le quali comportano un aggravio di adempimenti e modifiche " INCOSTITUZIONALI " relativamente alla responsabilità in capo ai professionisti, senza che l'operazione produca un'effettiva semplificazione, neppure per il contribuente, lo Studio Falorni & Grossi, per protesta contro tale formulazione normativa e per non incrementare gli onorari nei confronti dei propri clienti NON GESTIRA' IL MODELLO 730/2015 ATTRAVERSO IL CANALE CLASSICO , con apposizione del visto di conformità. Ciò non significa che il cliente sarà costretto a rivolgersi altrove. Lo studio, dietro specifico incarico ed autorizzazione, e previa consegna delle credenziali individuali p

Monti-Letta-Renzi, il fisco impazzito procede il suo cammino. Non mi diverto più.

Mentre tutti sono anestetizzati dalle vicende del nostro Governo mi piace ricordare, per deformazione professionale, che la settimana che si sta concludendo ha prodotto due situazioni sintomatiche (vere perle) del sistema fiscale italiano. La prima, introdotta in realtà da una legge di fine 2013, istituisce, dal 01/02/2014, la presunzione di imponibilità sui bonifici esteri che entrano (in Italia) su c/c di persone fisiche obbligando l'intermediario  italiano ad operare una ritenuta d'acconto del 20% sul flusso in entrata, salvo apposita autocertificazione del contribuente che deve attestare la natura non reddituale ti tali flussi. Il provvedimento è datato 18/12/2013 e lo trovate  qui   (da pag. 5) e si inserisce nella revisione del monitoraggio degli investimenti detenuti all'estero da residenti italiani attraverso il quadro RW del modello Unico. Come consuetudine si scrive la norma (che personalmente non condivido) e non si pensa agli effetti operativi della stes

TE C'HANNO MAI MANNATO .... Note su CEDOLARE SECCA

Leggo in mattinata   (vedi)  di ulteriore caos sulla cedolare secca. Nulla di nuovo sul fronte occidentale. I nostri legislatori e gli interpreti (Agenzia Entrate) sono ormai noti per riuscire a creare caos e confusione anche su situazioni semplici; la cedolare secca ne è solo un esempio. Ricordiamo che la cedolare secca altro non è che una banale tassazione "flat" (tassa piatta) cioè ad aliquota unica che si può applicare, a richiesta dei proprietari, sui contratti di locazione ad uso abitativo. Si trattava pertanto esclusivamente di disciplinare le modalità di versamento e di opzione. Se provate a leggere le circolari e risoluzioni dell'Agenzia Entrate  (qui)  rischiate di prendervi un esaurimento nervoso, per infine giungere alla conclusione di non avere capito come fare. Dal mio piccolo punto di vista di operatore avrei così disposto: Per i nuovi contratti l'opzione si esercita direttamente all'atto di registrazione (e la norma è già così e fin